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Gatto affetto da rabbia
Malattie gatto

Quali sono i sintomi della rabbia nel gatto

QUALI SONO I SINTOMI DELLA RABBIA NEL CANE E NEL GATTO

La rabbia è una malattia infettiva trasmessa attraverso il morso o il graffio di un animale infetto, per questo non è da sottovalutare, sia per tutelare i nostri animali domestici che per la trasmissione all’uomo. Vediamo insieme quali sono i sintomi della rabbia nel cane e nel gatto.

COS’È LA RABBIA

La rabbia è una zoonosi, cioè una malattia trasmessa dagli animali all’uomo. Si tratta di una patologia infettiva, trasmessa quindi da un virus che usa l’RNA come materiale genetico. La rabbia viene definita spesso anche idrofobia: l’etimologia di questa parola di origine greca ci dice che vuol dire paura dell’acqua e fa riferimento ad alcuni sintomi della rabbia che comportano una certa difficoltà nell’articolare suoni e nel deglutire e dunque porta chi ne è infetto a manifestare spavento al momento di bere liquidi.

Gatto affetto da rabbia con la bocca spalancata

COME SI PRENDE LA RABBIA

Il virus della rabbia può essere trasmesso attraverso il contatto con la saliva di un soggetto infetto con il sangue di un altro, come può accadere con un morso; attraverso i nervi, il virus raggiunge il cervello: ecco perché può avere conseguenze fatali.
Quali sono i sintomi della rabbia
I sintomi della rabbia sono preceduti da una fase di incubazione che può durare da due settimane fino a un mese e mezzo nel caso del gatto, e che nel cane può invece protrarsi fino a due mesi.
In seguito alla fase di incubazione, si ha una fase intermedia in cui il soggetto può già trasmettere la malattia.

Gatti con rabbia da veterinario

SINTOMI DELLA RABBIA NEL GATTO
I sintomi della rabbia nel gatto non sono dissimili da quelli riscontrabili in un cane, come la febbre, un comportamento insolitamente aggressivo e le allucinazioni.
La rabbia nel gatto si manifesta in queste fasi:

  • furiosa: in cui si distingue con chiarezza una notevole aggressività e che può protrarsi fino a due settimane;
  • paralitica: in cui si possono verificare la paralisi del diaframma, della mandibola e della faringe;
  • finale: in cui la paralisi si espande sempre più ad altre funzionalità, finché non sopraggiunge la morte.

La rabbia nel gatto si manifesta in modo meno frequente, ma bisogna fare altrettanta attenzione, se non di più, perché è più facile che morda e dunque che trasmetta la malattia anche alle persone.

COME SI CURA LA RABBIA
Qual è la cura per la rabbia, dunque? Il decorso della malattia è molto rischioso e l’eventualità della morte del soggetto interessato è notevole, per questo è fondamentale fare il vaccino antirabbico anche in seguito a un morso che possa destare il dubbio di un’infezione: nel caso si sospetti che l’animale in questione sia infetto, è indispensabile fare una dose di vaccino in modo tempestivo.
Il vaccino è naturalmente il modo migliore per prevenire la rabbia, è fondamentale soprattutto per quelle persone che per lavoro o che per altri motivi sono esposte al pericolo di contrarre la malattia, come per esempio i veterinari o altro personale che potrebbe entrare in contatto con gli animali.
Allo stesso modo, la vaccinazione dei cuccioli e dei gattini è sempre fortemente consigliata per proteggerli dalle malattie.
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